Non esagero nel dire che, a livello della pratica clinica in ambulatorio, mi abbia portato un valore aggiunto inestimabile. Molte volte, infatti, soprattutto quando mi trovo ad aiutare un bambino con problematiche del neurosviluppo, magari non verbale, faccio una grande fatica nel comprendere dove si trovi il bandolo della matassa e nell’individuare le priorità di trattamento laddove i problemi sono tanti e contestuali.

Per tanto tempo ho rimandato la decisione di utilizzarlo, perché, occupandomi molto di bimbi, non volevo che associassero il fatto di venire da me, con il fatto di avere uno di noi che gli tirasse un capello dal bulbo. Invece, con immensa felicità, ho potuto constatare che tutti i bambini lo vivono in totale serenità, senza neanche accorgersene. Per me e per i genitori è stato meraviglioso riuscire finalmente ad avere chiare le priorità nei campi di azione relativamente al carico epigenetico ambientale sulla persona. Che cosa si intende quando si parla di carico epigenetico ambientale?
Il termine corretto è “carico allostatico” e riguarda l’impatto che l’ambiente ha sull’individuo in termini di alimentazione (cibo, bevande), aria che respiriamo, energia degli ambienti domestici, geopatie, additivi, farmaci, inquinamento e così via.

Con un semplice prelievo del bulbo del capello e, per soggetti con età inferiore ai 12 anni, anche di un campione di saliva, in modo innocuo e non invasivo, si effettua una analisi dei fattori epigenetici di interferenza presenti sull’organismo in quel momento, permettendo di stilare un programma di stile di vita per un successivo arco temporale di tre mesi. I risultati del test si hanno nell’arco di 15 minuti e questo da a me, come medico, la possibilità di refertarlo in tempi brevi.

Le varie aree che vengono analizzate, in qualità di indicatori epigenetici sono:

  • Indicatori dei sistemi di supporto (sistema muscolo-scheletrico, sistema immunitario, sistema gastrointestinale, sistema di detossificazione, sistema cardiovascolare, sistema adrenergico, sintesi proteica, salute cerebrale, metabolismo degli zuccheri, metabolismo degli acidi grassi, infiammazione/stress ossidativo, idratazione cellulare, equilibrio microbico intestinale, emozioni, sonno)
  • Indicatori di vitamine
  • Indicatori di minerali
  • Indicatori di acidi grassi
  • Indicatori di antiossidanti
  • Indicatori di amminoacidi
  • Indicatori di danno ambientale (radiazioni, metalli tossici, sostanze chimiche e idrocarburi)
  • Indicatori di resistenza (virus, batteri, funghi, parassiti, post-virus, muffe, spore)
  • Indicatori di interferenza di frequenze (schermo tv, telefono cellulare, campo elettromagnetico, campo elettrostatico, radio frequenza, LFR, elettrosmog, forno a microonde, ecc.).

Oggi è possibile mappare gli indicatori epigenetici in meno di 15 minuti usando solo quattro capelli grazie al sistema Digital S-Drive di Cell Wellbeing, poiché Il capello è un incredibile bio-marker, è praticamente indistruttibile e contiene molte informazioni personali ad un livello quantico epigenetico.