Al momento stai visualizzando Ritenzione idrica e capillari in gravidanza

Ritenzione idrica e capillari in gravidanza

Fisiologicamente la ritenzione idrica durante il periodo gestazionale è un fattore fisiologico, esiste un limite accettabile è un limite oltre il quale se si arriva a tale livello si scade nel patologico, perché la cellulite non è solo un fattore estetico ma è una vera patologia che prende il nome di pannicolopatia edemato fibrosa.

La gravidanza è un momento fisiologico di una donna e va vissuta con naturalezza. Un grande errore in questo periodo è, però, quello di pensare che il problema si affronterà in seguito alla nascita.

Il ristagno di liquidi è dovuto soprattutto a cambiamenti ormonali, alla variazione della composizione plasmatica e all’ aumento di peso tipici della gestazione.

La produzione più marcata di progesterone causa vasodilatazione che a sua volta provoca stasi venosa e ritenzione idrica.

L’aumento degli ormoni estrogeni può favorire la comparsa di capillari dilatati, soprattutto agli arti inferiori per la perdita del tono e della elasticità delle pareti vascolari.

La ritenzione idrica durante la gravidanza, soprattutto alle gambe, può essere fonte di sensazioni di pesantezza, di gonfiore e a volte è associata a dolore.

Il primo consiglio riguarda l’alimentazione, la fame è anche un fattore ormonale, in questo periodo ancor di più legato al cambiamento e allo stravolgimento che sta venendo nel corpo per cui è assolutamente fisiologico mangiare un pochino di più. Nel capitolo……vedremo alcuni consigli su come impostare le colazioni, i pranzi e le cene.

L’aumento dell’utero che va a comprimere sulle vie linfatiche del ventre, fa sì che gli arti inferiori possano gonfiarsi; questo potrebbe esser dovuto anche ad una riduzione del movimento.

L’attività fisica durante la gravidanza è assolutamente consigliata va solo modificata ed eseguita in maniera non traumatica per il feto, andare in piscina sarebbe l’attività migliore per favorire una mobilizzazione dei liquidi e quindi un esercizio muscolare generale, in alternativa una bella camminata di almeno 30 minuti a un passo medio veloce che, oltretutto, è un grande aiuto nella gestione del tono dell’umore della mamma.

Il drenaggio linfatico è un grande aiuto. È una stimolazione manuale della circolazione che attraverso manovre lente superficiali, smuove il ristagno, riattiva e reindirizza i liquidi verso i punti di naturale smaltimento, una pratica molto delicata che va eseguita da un professionista con esperienza.

È anche opportuno aiutare le vie linfatiche durante la notte mettendo sotto il materasso ai piedi del letto un cuscino per favorire il normale svuotamento delle gambe

Bere acqua aiuta ad eliminare acqua; va distribuita nell’arco della giornata. Consiglio di bere un bicchiere ogni ora e non bere mezzo litro di acqua tutto insieme.

Lascia un commento