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La placenta: sede di programmazione fetale epigenetica

«Iniziamo a pensare alla placenta come a un conduttore o facilitatore della comunicazione materno-fetale e non come una barriera…”

                                                                                                                            Kjersti Aagaard

Pillole di consapevolezza:

Un feto non respira o mangia nel pancione della mamma, ma sopravvive e cresce nel grembo materno proprio come se respirasse e mangiasse.

Il sangue del bambino, però, non è quello della madre: si tratta di due circoli sanguigni distinti. Il compito di tenerli separati è affidato alla placenta che deve però permettere lo scambio dell’ossigeno, delle sostanze nutritive e delle sostanze di scarto dovute alle funzioni vitali del bambino.

La placenta costituisce quindi, allo stesso tempo, una barriera per una parte del sangue e un filtro per la parte rimanente, ovvero per le sostanze che devono poter essere scambiate tra la madre e il bambino, compresi gli ormoni e gli anticorpi della madre.

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