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La cronobiologia…

La cronobiologia (Nobel per la medicina nel 2017 è stato assegnato a Jeffrey C. Hall, Michael Rosbash e Michael W. Young per le loro scoperte dei meccanismi molecolari che controllano i ritmi circadiani) è una cosa seria.

I suoi effetti sono scientificamente documentati. Nel corso delle prime ore della giornata, il nostro organismo è nelle mani di ormoni che sono tutti rivolti al catabolismo, ovvero al consumo energetico piuttosto che all’accumulo. I meccanismi che regolano i cicli di sonno e veglia, di attività mentale e fisica. Sta tutto nell’equilibrio degli ormoni:

  • Al mattino, il  livello di cortisolo,  ormone prodotto dal surrene su stimolo del cervello, ormone simbolo dello stress dove nei momenti di maggior tensione determina l’aumento di glicemia e grassi nel sangue, mettendo a disposizione l’energia di cui il corpo ha bisogno. Quando raggiunge il suo massimo livello, le nostre prestazioni intellettuali e  la memoria raggiungono l’apice delle loro funzioni e ciò fisiologicamente deve realizzarsi al mattino.
  • Nel pomeriggio la temperatura corporea aumenta naturalmente ( durante la giornata subisce variazioni che vanno da 0,5 a 1°C, toccando il minimo tra le 4 e le 6 del mattino ed il massimo il pomeriggio, tra le 17 e le 20 (ritmo circadiano) aiutando cuore e polmoni a sviluppare la massima efficienza; per questo, il corpo riesce a fornire le massime prestazioni durante l’attività fisica.
  • Di notte, la melatonina, l’ormone del sonno, è legata all’esposizione alla luce: diminuisce durante il giorno quando la luce è più intensa e aumenta con il buio , raggiungendo tra le 2.00 e le 4.00 l’apice. Viene prodotta per favorire l’addormentarsi e il suo rilascio viene bloccato nelle prime ore del mattino, in modo da favorire il risveglio fisiologico.
  • Fra le 2.00 e le 3.oo di notte si realizza il picco incretivo dell’ormone GH o ormone della crescita; si tratta di una molecola di segnale preziosa che serve al bambino per crescere e diventare grande e negli adulti serve per riparare e recuperare . Infatti viene anche definite l’ormone del miracolo. è anche l’ormone della massa magra (muscolo) e dell’apparato osteo-muscolare in toto.

Tutto questo dipende dai meccanismi molecolari che regolano i nostri “ritmi circadiani”.

Il sistema circadiano è il sistema che scandisce i cambiamenti che avvengono all’interno del nostro organismo nelle 24 ore, orientato con precisione dal nostro orologio biologico interno che regola i ritmi del sonno, del comportamento alimentare, del metabolismo, la temperatura corporea, la pressione arteriosa e il battito cardiaco.

I meccanismi che regolano i ritmi circadiani nell’uomo, sono comuni a tutti gli organismi viventi, sia animali sia vegetali, tutti in grado di regolare il proprio ritmo vitale per sincronizzarlo con la rotazione della Terra. 

La circadianità è data sia da fattori esterni, come l’alternanza di luce e buio, sia da fattori endogeni. Il malessere arriva nel momento in cui si verifica un disallineamento tra ambiente esterno e ritmo interno.

Il bioritmo circadiano è il regolatore delle ghiandole endocrine, degli organi del corpo, nonchè dei nostri assi metabolici e molte funzioni come la termoregolazione, il sonno, il bilancio idro-salino e l’assunzione del cibo. E’ controllato dall’ipotalamo, una struttura del sistema nervoso centrale, l’ipotalamo controlla molte attività connesse all’omeostasi e controlla anche l’ipofisi.

Alcuni esempi:

  • la temperatura corporea, si alza e si abbassa di 1 – 2 gradi con ciclo giornaliero
  • la pressione arteriosa,  come la frequenza cardiaca,  presentano un ritmo circadiano endogeno che viene sincronizzato su di un ritmo di 24 ore da fattori esterni, con valori massimi intorno alle 15 e valori minimi intorno alle 3. La pressione arteriosa è più alta al mattino appena svegli, si riduce lievemente durante la giornata e tende ad aumentare nuovamente verso sera, mentre durante il sonno si riduce a valori inferiori rispetto a quelli diurni.
  • l’umore di un individuo migliora nelle ore pomeridiane e serali e che la depressione è correlata ai ritmi cronobiologici. Ad esempio, la depressione ha un’incidenza maggiore nelle popolazioni che vivono  a latitudini nordiche, dove gli inverni sono più rigidi e le giornate più brevi con lunghi periodi di buio.
  • i fenomeni metereologici e le stagioni influiscono sul nostro organismo
  • la temperatura corporea è mantenuta dall’equilibrio tra produzione e perdita di calore ed è regolata dal sistema cardiovascolare e dai meccanismi della sudorazione

Pertanto ricordiamo sempre di dare la giusta importanza al nostro ritmo circadiano al fine di mantenerci in salute e, se così non fosse, parliamone con il medico. Un ritmo circadiano ottimale permette di essere performanti e di avere un’adeguato stato di salute psicofisica e relazionale.

Il ritmo è l’anima della vita. L’universo intero gira intorno al ritmo… 

Dott.ssa Monica Greco – Barbara Casalini

(Anna Wirz-Justice. “Chronobiology and mood disorders”. Dialogues Clin Neurosci. Dec; 5(4): 315–325. 2003)

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