Sulla base delle più aggiornate evidenze scientifiche pillole mirate alla salute e al benessere.

La salute del nascituro e la prevenzione primaria fonda le sue basi sulle abitudini alimentari, la scelta dei cibi, il movimento e le emozioni fin dal concepimento.

Un team di esperti accompagnerà le future e le neo mamme in un percorso di informazione e consapevolezza sulle tematiche inerenti all’alimentazione e alla salute: dal carrello della spesa per tutta la famiglia agli alimenti per la prima infanzia, passando per la salute del microbiota intestinale.

IO MAMMA……

L’esperienza della gravidanza è un’emozione che coinvolge tutti i sensi. Diventare mamma vuol dire passare da una vita ordinaria ad una vita straordinaria!

Nel periodo della maternità, la donna diventa artefice, dove il suo corpo è un tramite a disposizione per la realizzazione della più grande opera divina.

Non deve fare nulla…. solo preservare dei naturali processi con pensieri positivi e luminosi, il giusto movimento e una sana alimentazione.

 E di questo parleremo…

La mamma è l’unica fonte di nutrimento per lo sviluppo dell’embrione e del feto durante tutto il periodo della gravidanza e le SUE abitudini alimentari hanno un’influenza diretta sulla SUA salute e ancor più sulla crescita e sullo sviluppo di quell’esserino che si sta formando dentro lei e sulla sua espressione genica; le abitudini alimentari della mamma hanno un profondo impatto sulla salute a lungo termine del futuro bambino e adulto che sarà.

“Perché il microbiota è importante in gravidanza?”” Perché il microbiota è importante in gravidanza?”

Sono in costante aumento studi che confermano come il microbioma nei primi anni di vita sia fondamentale per la salute negli anni futuri. La mamma può fare molto per donare al figlio un buon microbioma.

Recenti studi documentano che lo sviluppo del microbiota inizi già durante il periodo fetale ed è influenzato soprattutto dalla madre, attraverso un’attiva comunicazione batterica.

I metaboliti prodotti dal microbiota materno influenzano lo sviluppo del sistema immunitario la maturazione della mucosa intestinale e lo sviluppo del SNC del neonato.

Gli studi ci dicono che un comportamento materno errato (fumo, aumento di peso in gravidanza, alimentazione non adeguatamente bilanciata, uno stato di disbiosi, cattive condizioni sociali, terapie farmacologiche durante la gravidanza) può influenzare negativamente il microbiota intestinale neonatale.

Recenti studi mettono in evidenza come il microbiota placentare sia strettamente correlato a quello del cavo orale della madre (lingua, tonsille, saliva, placca gengivale etc). Se si analizza il tessuto placentare, il liquido amniotico, il sangue del cordone ombelicale, il meconio, le prime feci del neonato, ritroviamo le stesse popolazioni batteriche presenti in ambiente placentare.

Come trasmettiamo il microbiota a nostro figlio?

La colonizzazione microbica inizia già nella fase intrauterina; prosegue attraverso il canale vaginale al momento del parto, durante il contatto pelle a pelle subito dopo la nascita, con il contatto fisico tra il bambino e la madre, con le prime poppate di colostro e con l’allattamento.

  • Già durante la gravidanza
  • Parto
  • Allattamento

Durante la gravidanza l’intestino del feto contiene una bassa concentrazione di flora batterica (che è strettamente correlata al microbiota della madre) e subito dopo la nascita viene colonizzato da miliardi di batteri.

Parto

Al momento della nascita c’è il passaggio tra la flora microbica dalla madre e nascituro. Tutto si gioca nelle prime 6 ore di vita.

I batteri entrano nel corpo del neonato durante il parto naturale, (colonizzazione dell’intestino ab-ingestis): nel passaggio attraverso la vagina avviene il contatto con il microbiota vaginale e fecale materno.

Ovviamente il pattern microbico di colonizzazione post-natale del neonato da taglio cesareo  è diverso:

– ridotta diversità batterica;

– prevalenza di germi potenzialmente patogeni (Clostridium difficile ed Escherichia coli);

– ridotta concentrazione di commensali benefici (batterioidi, bifidobatteri e lattobacilli);

– alterazione omeostasi immuno-metabolica. Successivamente anche i contatti ambientali: gli infermieri che toccano il bambino, i familiari, gli animali domestici e l’ambiente in generale contribuiscono a costituire il Native Core Microbiota, nel periodo variabile dai 4 ai 36 mesi dalla nascita

Allattamento

Il primo anno di vita è cruciale per lo sviluppo del microbiota intestinale e l’allattamento al seno è il principale fattore a influenzare la composizione del microbiota.

L’allattamento al seno è associato a livelli più elevati di Bifidobatteri (che sono altamente protettivi), mentre l’alimentazione con latte artificiale, per lo più con latte di mucca,  porta a un aumento della diversità microbica. I Bifidobatteri sono importanti nel neonato per contrastare le coliche gassose o la “stipsi del neonato” e necessari anche durante lo svezzamento, essendoci in questa fase una modificazione importante di tutto il microambiente intestinale, per arrivo di nuovi alimenti.

Una buona colonizzazione batterica è associata al formarsi di un efficiente sistema immunitario, la mancanza di questa precoce esposizione potrebbe favorire malattie come asma, dermatite atopica, malattie croniche infiammatorie, malattie infiammatorie intestinali.

Sempre più studi di letteratura evidenziano come molte patologie cerebrali siano correlabili a disbiosi intestinale grazie alla via di comunicazione bidirezionale intestino-cervello e che il “Microbiota modula il comportamento ed eventuali anormalità associate con lo sviluppo neurocerebrale”.

Dott.ssa Barbara Allasino

PRIMO VIDEO https://vimeo.com/491633208

SECONDO VIDEO https://vimeo.com/491633208

TERZO VIDEO https://vimeo.com/526492925

QUARTO VIDEO https://vimeo.com/526496075