Il bruco
C’era una volta un insetto che era diverso dagli altri e che voleva diventare come loro.
Uno di loro poteva volare, uno saltare e uno dare fastidio. Il primo insetto era l’ape.
L’ape volava e faceva il miele. Il bruco andava da lei e le diceva se poteva fare come lei.
Il bruco prese il miele e lo mangiò e disse beh non è come sembra e così andò dal Grillo. Il Grillo gli dice di imparare a cantare ma il bruco però aveva un po’ una voce rauca …quindi perciò il Grillo disse che non sapeva cantare, neppure volare e rimane solo un unico insetto: la zanzara.
La zanzara è un insetto che succhiava il sangue alle persone e faceva un rumore fastidiosissimo. La zanzara gli disse di provare a succhiare il sangue alle persone, così il bruco va sulle spalle di una persona e provò con la sua piccolissima bocca a succhiare. Ma lui aveva una bocca che non aveva neppure i dentini. Quindi capì che non sapeva succhiare né volare e non sapeva neppure cantare. Il bruco non sapeva fare proprio nulla, ma il bruco un giorno fece un bozzolo e aspettò per 10 giorni o forse erano quattro… finché sarebbe stato il suo momento e quando il bozzolo si aprì andò nel suo specchio, e lo guardò
Disse wow sono molto felice di fare questa bellissima scoperta. Andò dagli altri insetti e fece vedere la sua grande notizia così tutti gli insetti ora volevano diventare come lui.
Riflessioni della dottoressa Monica Greco
Dolcissima Sofia, hai parlato in questo articolo di un argomento a me immensamente caro: il bruco che diventa farfalla. E’ la metafora che utilizzo sempre quando spiego le potenzialità della cura del terreno, della frequenza della scuola Nutri il tuo terreno e della cura di ogni episodio acuto con i rimedi che lavorano nella causa interna, alla radice del problema. In ognuna di queste tre situazioni si passa attraverso la trasformazione e “da bruco si diventa farfalla” e si fiorisce, si rinasce in qualche modo nella propria essenza profonda e sublimata dalla rimozione di zavorre, tossine e da qualsiasi tipo di sovraccarico. Ed è così che ognuno viene fuori nella propria bellezza che è unica, individuale, esclusiva, non equiparabile ad altre realtà. Spesso il percorso che porta al passaggio da “bruco” a “farfalla” non è facile, non è una passeggiata, ma passa attraverso anche fasi di dolore, difficoltà e sofferenza, ma è solo attraverso questo che poi si arriva ad essere più sani di prima, più leggeri, nella propria massima espressione del benessere psicofisico. Un altro importante messaggio che si coglie dal tuo scritto e che dovrebbe essere letto, come una meravigliosa favola, ad ogni bimbo/a prima della nanna è che ognuno di noi è meraviglioso, e ha una sua bellezza, un proprio talento, un dono. Basta solo aspettare e si paleserà in tutto il suo splendore, senza bisogno di fare confronti con altri, di avere aspettative, ma semplicemente rimanendo nella accoglienza totale di chi si è nel cuore.