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Articolo di ottobre dell’autore Federico

IO SONO CONTRO LA GUERRA 

Devo dire che mi sento male quando sento che si parla di guerre, io non capisco come si fa a pensare che per stare bene bisogna fare la guerra. I capi delle nazioni invece di portare la pace dichiarano la guerra.

E poi non sono loro a combattere ma degli innocenti soldati che ne farebbero volentieri a meno. Tanti di loro lasciano a casa la propria famiglia, i loro figli, le loro mogli, i loro genitori e i loro fratelli e sorelle e tutto questo per andare a combattere un nemico che è uguale a lui e che anche lui avrebbe fatto a meno di andare a combattere. 

Quindi sono solo uomini messi l’uno contro l’altro per volere di un capo di stato che se ne sta nel suo palazzo e con l’affetto della sua famiglia e servito dai suoi servitori. 

Non mi sembra giusto tutto questo. Chi dichiara guerra deve anche vederla da vicino e toccarla sulla propria pelle. 

Tanti soldati non faranno più ritorno a casa, tanti bambini non avranno più il papà e tante mogli resteranno vedove così come tanti genitori perderanno i lori figli e tanti fratelli perderanno un fratello. 

Io non capisco a cosa servono le guerre. Siamo tutti uguali, tutti fatti per vivere felici su questa terra che appartiene a tutti senza distinzione di razza o di religione.

Perciò mi sento di dire che sono contro a tutte le guerre che portano solo sofferenze e povertà. 

Riflessione della dottoressa Monica Greco

Caro Federico, mi unisco totalmente al tuo sentire. Hai fatto una descrizione lucida, essenziale, puntuale e dettagliata di uno degli aspetti più critici della storia fin dai tempi dell’antichità: la guerra. Mi piace pensare al fatto che ognuno di noi possa davvero fare la differenza, portando luce, laddove c’è il buio. Per questo io ho chiamato voi, Autori, “LUCI NEL MONDO” … perchè siete proprio questo e prima o poi toccherete i cuori di quegli uomini che talvolta si perdono nello scempio della guerra. E’ bellissima la foto che hai scelto per questo articolo perchè mi fa pensare all’amicizia, antitesi della realtà della guerra, un dono meraviglioso della vita. Grazie caro Federico

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