MAMMA: CIAO DODO MIO
DODO: SERENITA’, PIACERE DI SCRIVERE
MAMMA: BENE! INIZI L’ARTICOLO?
DODO: SI, ASCOLTA, PARLERO’ BENE DI AMORE E SERENITA’
MAMMA: OK, PERFETTO! INIZIA PURE
DODO: AMORE SERENITA’ E PACE PRESENTI A PASSARE ANSIE E PAURE. PARERE MIO PER ADDOLCIRE LA PRESENZA DELLE CRISI
MAMMA: CERTO, HAI RAGIONE, MA LE CRISI PERCHE’ AVVENGONO?
DODO: SONO EMOZIONI CHE NON RIESCO A CONTROLLARE E PIU’ MI ARRABBIO E PIU’ NON PASSA
MAMMA: COME SEI MESSO A CAPITOLO CRISI?
DODO: SONO PASSATE DA ASSAI.
MAMMA: VUOL DIRE CHE RIESCI A CONTROLLARE LE TUE EMOZIONI?
DODO: DECISAMENTE SI
MAMMA: CHE TIPO DI EMOZIONI NON RIUSCIVI A CONTROLLARE ?
DODO: AMORE, NON ERO SERENO. AUTISMO DECIDEVA PER ME.
MAMMA: E ADESSO, CHI DECIDE PER TE?
DODO: SONO IO A DECIDERE COME USARE AUTISMO PERCHE’ SONO AUTISTICO ASPETTANDO SALVEZZA PER USCIRE
MAMMA: HAI TANTA VOGLIA DI USCIRE, CUCCIOLO, E ACCADRA’ CIO’ CHE DESIDERI
DODO: SICURAMENTE
MAMMA: ASCOLTA, MA PERCHE’ NON TI CONTROLLI PER NON ANDARE SEMPRE AD APRIRE E GIOCARECON L’ACQUA?
DODO: SONO SERIAMENTE COSCIENTE DI COSA FACCIO E ACQUA E’ PARTE DI ME.
MAMMA: LO SO CHE SEI COSCIENTE DI CIO’ CHE FAI, PERO’ DOPO UN PO’ NON E’ PIU’ UN GIOCO. TI SAREI GRATA SE TU RIUSCISSI A GIOCARE IL GIUSTO E NON IN MODO ESAGERATO. PER ESEMPIO ADESSO QUALI SONO I TUOI HOBBY?
DODO: AIUTARE LE PERSONE AUTISTICHE.
MAMMA: E’ UN HOBBY QUESTO?
DODO: SI, PERCHE’ E’ UN PIACERE.
MAMMA: E COME LI VORRESTI AIUTARE?
DODO: SCRIVERE MOLTO PER LORO, PER TUTTI PACE E TROVERANNO AMORE.
Commento della dottoressa Greco all’articolo dell’autore Dodo
Dodo, in questo articolo ha toccato due argomenti molto importanti .
Uno è il potere dell’amore e l’altro è l’imprevedibilità e a volte inevitabilità dell’insorgenza delle “crisi”.
Cosa è la “crisi” nell’autismo? È qualcosa che solo vivendolo si può capire e mette a dura prova tutti: chi la ha e chi assiste all’evento, spesso inondato da una sensazione di impotenza e di disperazione nello stesso tempo. Molte volte la crisi parte da una fissazione o che non si riesce a soddisfare o la cui soddisfazione è talmente esagerata che manda in tilt il sistema per una sovra-eccitazione sensoriale. In quel momento il bambino (e a volte il ragazzo o l’adulto, a seconda dell’età), perde temporaneamente e del tutto il controllo comportamentale. Spesso alla base c’è una frustrazione per non sentirsi capito, per non ottenere un cibo o un oggetto o per non riuscire ad esprimersi. Credo che possa essere vagamente paragonato ad una nostra situazione di adulti in cui magari dobbiamo arrivare a presenziare ad una riunione urgente, in cui dalla nostra presenza deriva una decisione fondamentale e succede qualcosa che ci impedisce il passaggio … ecco quella stessa sensazione di rabbia e disperazione che proviamo può forse essere lontanamente paragonabile a ciò che provano loro.
Solo che, mentre noi poi troviamo delle strategie per gestire il momento, il bimbo autistico non riesce a mettere in atto alcuna strategia di autolimitazione e di autoregolazione perché il suo sistema neurologico in quel momento è sovraccarico.
Dodo ci offre una sua interessantissima chiave di lettura di qualcosa che può essere di aiuto nel prevenire e/o ridurre le situazioni di ansia e agitazione che spesso sono alla base della crisi. Lui dice che AMORE, SERENITA’ e PACE sono tre aspetti che addolciscono la crisi. Nulla di più vero. Io, come medico in studio o in altri contesti ho visto con i miei occhi i genitori gestire la crisi del loro figliolo e lo fanno proprio con l’amore. Spesso devono essere anche contenitivi, perché il bimbo può farsi o può fare male, ma poi l’epilogo è l’abbraccio avvolgente e accogliente che trasmette pace e serenità. Non è facile. Spesso la forza da contenere a aldilà di ogni immaginazione.
Come dice Dodo, la crisi è legata a una emozione che non si riesce a controllare e se gli operatori, i genitori, i medici la gestiscono con fermezza, ma cercando di infondere amore, pace e serenità al piccolo, la crisi in tempi più o meno dilatati, si estingue.
La prima volta che vidi una situazione di questo genere ricordo di aver provato una sensazione di impotenza e disperazione, un dispiacere immenso che mi faceva toccare con mano in modo doloroso l’impotenza di noi sanitari ad alleviare questa prova troppo grande che alcuni genitori sono chiamati a vivere.
Obiettivo primario, come dice Dodo è aspettare la salvezza, per “uscire” dall’autismo. E’ curioso che Dodo stesso utilizzi il verbo “uscire” da questa condizione, proprio come se fosse una porta chiusa, che va aperta e varcata per accedere alla vita, al rapporto con gli altri, all’amore.
GRAZIE DODO