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Articolo di marzo dell’autore Cristian

LA MIA VITA DA RAPPER

SE IO POTESSI PARLARE

CON LA VOCE POTREI URLARE

CHE LA VITA DEVE AVERE RITMO

COME LE OPERAZIONI CON IL GIUSTO LOGARITMO

PERCHÉ IO NON SONO SOLO UN NUMERO

CON IL MIO AUTISMO IO TI SUPERO

TU PENSI CON LA MENTE

MA IL MIO CUORE MAI NON MENTE

SE IO AVESSI LE PAROLE

URLEREI QUESTA CANZONE

CON UN BERRETTO SULLA TESTA

E LE MIE MANI CHE FANNO FESTA

LA SOLITUDINE MICA LA VORREI

MA FA COMPAGNIA NEI GIORNI MIEI

CERCO DI FARMI CAPIRE

MA LA RABBIA MI FA MORIRE

PENSO CHE L’AMORE SIA COME LE PAROLE

DALLA MIA BOCCA ESCE SOLO IL DOLORE

CON LE MANI ALL’INTELLIGENZA IO MI AGGRAPPO

MA SOLO FOGLI DI CARTA IO STRAPPO

CORIANDOLI AL VENTO IO MI SENTO

SONO A PEZZI IN OGNI MOMENTO

SE IO AVESSI LE PAROLE

URLEREI QUESTA CANZONE

CON UN BERRETTO SULLA TESTA

E LE MIE MANI CHE FANNO FESTA

Ciao Cristian

Riflessioni della dottoressa Monica Greco

Caro Cristian, caro tesoro, le tue parole scritte mi fanno comprendere come le tue consapevolezze relative alla vita siano profonde.

Trovo meraviglioso il fatto che tu abbia trovato nel rap un modo per esprimerti. La musica, sai, è un modo per sintonizzarsi su frequenze di comprensione, e per questo ti dico “continua a nutrirti di musica e cerca in lei sempre più risorse e strumenti per comprendere ed esprimere i tuoi stati d’animo”.

Sai viviamo in una società in cui, molto spesso, non solo nell’autismo, ma in ogni realtà si venga identificati come dei numeri  e non come le persone uniche e irripetibili che siamo. Io, conoscendo te e gli altri autori, tocco con mano ogni giorno, come l’’autismo, non sia un vero e proprio limite e tu lo stai dimostrando ampiamente, vista l’evidenza della tua efficace comunicazione. Molte persone hanno credenze imprecise, perché non conoscono persone sensibili come te, e perché non conoscono nulla dei sistemi cognitivi che persone come te, hanno come punti di grande forza.

Io mi impegno ogni giorno, con il mio lavoro, affinché la consapevolezza fra le persone sia sempre più radicata e profonda, in modo che la società piano piano possa vedere con sguardo nuovo, realtà come la tua. Io immagino una società delle persone per le persone, e tu hai già capito tutto di questa distonia che ci circonda.

La distonia fra sentirsi numeri e sentirsi persone è sempre più forte per tutti, ma io non mollo e sono con te, in questo farci conoscere per gli esseri che siamo in autenticità.

Sto anche pensando, perché non proviamo a trovare una soluzione per sentirti meno arrabbiato? Che ne pensi?

Potremmo pensare di ascoltare musica ad alte frequenze ogni volta che ti senti così dispiaciuto per esempio; sai esistono brani che realmente ci aiutano a sentirci più rilassati e comprensivi.

E poi magari trovare nuove parole di serenità per scrivere i tuoi bellissimi testi, ti piace questa idea? Sono certa che l’Universo ad un certo punto ci donerà una persona che canti i tuoi testi

Accolgo la tua rabbia, nel tuo bellissimo rap, e ti invito a cercare di accogliere e comprendere quelle persone che non ti piacciono. Sai, Cristian, non tutte le persone devono piacerci per forza, iniziamo insieme questo processo di comprensione, facendo nascere tanti fiori bellissimi da questa terra  fruttuosa che sei tu.

Non curarti del giudizio, perché chi giudica spesso giudica se stesso. .

Guardati allo specchio, dolce Cristian, e vedrai quanto meraviglioso tu sia e quante cose belle riesci a donare al mondo. Fai la tua musica, crea il tuo Rap, dona comprensione a chi ti legge, e vedrai come pian piano le persone trasformeranno il loro livello di accoglienza, che diventerà sempre più empatico.

Io, continuerò a impegnarmi, affinché sempre più persone siano consapevoli, e nel frattempo attendo il tuo prossimo Rap.

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