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Articolo di maggio dell’autore Federico

LA VOCE RUBATA

Rubo agli altri la voce.  Mi aspetto che qualcuno mi rimproveri per questo.  Io sento tutto e capisco tutto ma non riesco a dirlo con la mia voce.
Ogni tanto riesco a dire qualche parola e sono felice quando succede. Vorrei che fosse sempre così, ma succede poche volte, ora di più. Prima ero sempre muto e molto più arrabbiato per questo, perché la mia voglia di parlare è tanta e per questo spero che un giorno io possa trovare la forza e il coraggio di riuscire a parlare con la mia voce.
Io adesso posso solo farmi prestare la voce dagli altri, come per esempio al matrimonio di mio fratello.  Il discorso che avevo scritto per lui non ho potuto leggerlo personalmente ma è stato letto da un’altra persona, un amico di mio fratello. Lui è stato bravissimo nel farlo e ci ha messo tutto l’impegno e una sensibilità da far paura, ma non era la mia voce. In quel momento avrei voluto essere io a dire a mio fratello tutto quello che pensavo di lui quando vivevamo insieme e tutto quello che gli combinavo fino a farlo arrabbiare o a volte lo facevo felice facendo con lui giochi che amava fare, come giocare con una carta arrotolata a palla e calciarla insieme …. si divertiva come un matto.
Quindi, per adesso, mi tocca farmi prestare la voce dagli altri per potermi esprimere verbalmente. Spero, però, un giorno di poter parlare da solo senza l’aiuto di nessuno perché io devo riuscire a realizzare il mio sogno e non ho nessuna intenzione di rinunciarci.

Riflessioni della dottoressa Monica Greco

Ciao dolcissimo Federico! E’sempre bello leggere le tue riflessioni. A volte non pensiamo che alla voce, come mezzo di comunicazione, eppure sai che esistono persone che hanno la voce e non usano le loro parole in modo sempre bello e positivo?

Sai che esistono diverse tipologie di comunicazione?

Sì proprio così, sono tutti metodi di comunicazione non verbale e sono tutti molto efficaci, credimi. La comunicazione non verbale prevede l’utilizzo di gesti, espressioni facciali o di movimenti corporei ed anche la musica e la danza sono mezzi di comunicazione non verbale, tu infatti adoperi la scrittura.

Poi sai, esiste una cosa che si chiama “doppiaggio” viene usato per tradurre i film o le conferenze, come quelle che tengo anche io, in diverse lingue. Pensa che bello che ogni volta, una persona diversa può avvicinarsi a te, e al tuo meraviglioso essere, tramite ciò che scrivi, doppiandoti!! Sono certa che nessuno si permetterebbe di rimproverarti perché qualcuno ti “presta” la voce, perché tu comunichi in mille altri modi. E poi ci sono momenti bellissimi in cui, con la tua voce riesci a dire delle parole e mi fai sempre molto emozionare.

Poi, per quanto riguarda tuo Fratello, io so che lui riesce a leggere anche dentro te, standoti vicino, perché lui ti vede. Questo trovo sia bellissimo.

Caro Federico per adesso non è il momento di dispiacersi per la voce, ma piuttosto è il momento di brillare per i tuoi preziosi pensieri, quindi, non smettere mai di esprimerti nella scrittura.

E fai benissimo a non voler rinunciare al tuo grande sogno, io ti sostengo e voglio essere con te, quando si realizzerà.

La tua dottoressa Monica

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