Stare con gli altri.
Non posso parlare è vero ma il mio umore molto è migliorato e nell’immediato non credo che vorrei molti cambiamenti.
Sto già lavorando molto.
Le persone si aspettano cose che io per ora non posso fare ma direi che non devono avere molti dubbi se io non parlo.
Le mie difficoltà sono solo difficoltà.
Non riesco a rispondere subito quando mi parlano e questo mi necessita di farlo capire che ho disagio perché le domande dirette hanno bisogno del tempo giusto perché così io riesco a rispondere coi segni.
Voglio stare in mezzo alle persone senza che si sentono in dovere per forza di parlarmi.
Devo superare questa ansia che mi dà il non poter rispondere velocemente.
Quello che mi frega è che io capisco quando le persone mi rivolgono la parola solo per farmi un piacere.
Dico che sicuro sarebbe meglio se mi venissero chieste cose importanti e normali invece con l’autismo uno pensa di dover avvicinarsi con conversazioni banali.
Certo è questa un’abilità che mi manca cioè mi manca il piacere sociale di parlare senza dire niente e guarda caso è spesso questo che mi arriva.
Direi che ci potrà essere l’imparare questa consuetudine ma io ora devo poter avere rapporti più significativi per migliorare.
Commento della dottoressa Greco
Lisa, in questo articolo, hai detto una frase che andrebbe di nuovo incorniciata, come tante altre frasi che hai detto da quando ho avuto la fortuna di conoscerti ed è :
Le mie difficoltà sono solo difficoltà.
E’ proprio così, Lisa. Dovremmo sempre ricordarcelo tutti.
Sai, quando siamo insieme, si sta benissimo con te e non sento mai l’esigenza di parlarti per forza o di farti domande. Tu sei talmente espressiva e comunicativa con i tuoi bellissimi occhi e il tuo luminoso sorriso che non trovo necessario per forza verbalizzare.
Questa tua osservazione è molto importante: MOLTI CREDONO DI POTER RIVOLGERE AL SOGGETTO NON VERBALE CON AUTISMO SOLO DOMANDE BANALI E SEMPLICI.
Anche con altri ragazzi, è emersa questa criticità.
Se si pensa questo, si è assolutamente fuori strada. Pensa che quando si comprende questo e si pongono quesiti anche complessi, è impressionante la profondità e lo spessore delle risposte.
Ora che siete autori (e lo sarete di molti libri che verranno letti anche da chi l’autismo non solo non lo vive, ma non lo conosce) avrete la possibilità di trasmettere le vostre conoscenze e il vostro sentire più profondo a moltissime persone.
Grazie Lisa per tutto ciò che sei e che fai per tutti noi.