Cosa faccio quando penso a come passo le mie vacanze d Natale.
Sento tanta tristezza perché adesso ho capito che sto diventando grande e non ho amici e neppure una ragazza che mi vuole bene.
Molto tempo fa avevo preso una cotta con una mia compagna di scuola, era molto bella e molto affettuosa con me. Aveva gli occhi grandi di un colore marrone bello forte che mi mettevano a disagio e quando i nostri sguardi si incrociavano mi batteva forte il cuore.
Non mi mettevo mai vicino a lei perché sarei svenuto dalla gioia e non avrei retto alla contentezza. Era troppo bella per mettersi con me e non potevo neppure dirle che mi piaceva molto perché non riuscivo a dire nemmeno una parola neanche se volevo. Tanto potevo solo sognarla per poi stare zitto quando la vedevo, perché sono molto pauroso.
Sono molti anni che non la vedo più, penso che si sia sposata e che abbia anche qualche bambino perché se io ero sano stava sicuramente con me.
Mi sento molto sfortunato ad avere l’autismo perché tutti pensano che non abbiamo cuore per poter amare, invece non è vero. Noi siamo esseri migliori di quanto pensano gli altri.
Posso dire che l’autismo mi ha rovinato la vita a me e ai miei genitori perché io ho bisogno di essere accudito tutto il giorno e questo mi fa stare molto male. Mamma mi cura e papà mi porta a passeggio perché da solo non sono capace, penso che siano anche molto bravi perché lo fanno con amore.
Commento della dottoressa Greco
Che tenerezza infinita!!!
leggere le emozioni che hai provato, Federico per quella ragazza, mi ha fatto tornare indietro nel tempo. L’amore e soprattutto il “primo amore” è qualcosa che resta indelebilmente nei nostri ricordi.
E’ fondamentale, Federico, che tutti siano consapevoli che ogni ragazzo con autismo, ama esattamente come gli altri, anzi, a mio avviso, con una purezza e una intensità superiori, perchè prive dei “filtri” del ragionamento, della rimuginazione e dei condizionamenti esterni.
Voi siete puri e tale è anche il vostro amore.
Quello che hai descritto è un amore romantico e profondo che spesso i ragazzi di oggi non riescono più a vivere.
Uno dei miei più grandi obiettivi, caro Federico, è quello di non farti più percepire la tua condizione, come “sfortunata”, ma come una opportunità per essere felice in un modo diverso, in un modo unico e totalmente tuo. Non voglio che tu e la tua famiglia perdiate la speranza. La tua vita ti offrirà ancora sorprese e meraviglie. Dovrai solo avere gli occhi ben aperti per cogliere la purezza d’animo per le persone che incontrerai.
Tu sei bellissimo, dentro e fuori. E’ vero…per il momento non sei verbale, e hai bisogno di qualcuno che ti protegga e ti guidi, ma tanto puoi fare e tanto puoi ricevere.
Non mettiamo limiti alle infinite possibilità della vita. Restiamo con i piedi per terra, ma aperti e nella domanda su cosa di meraviglioso c’è nella vita per ognuno di voi.