L’unicorno e il cavallo
C’era una volta un cavallo molto buono e gentile, ma tutti lo prendevano in giro. Un giorno il cavallo si allenava per la gara della corsa dei cavalli, invece nel cielo c’era un unicorno che era annoiato, ma senti ‘una voce sulla terraferma, dopo un giorno arrivò una scia arcobaleno e un unicorno scese scivolando: “ciao sono un unicorno” disse l’unicorno: “oh mamma! Disse il cavallo.
Il cavallo disse all’Unicorno di fare una gara insieme a lui.
Il giorno della gara era arrivato, tutti i cavalli erano in partenza, e iniziò la gara: l’unicorno e il cavallo erano in testa e arrivarono insieme alla linea rossa, andarono in vacanza insieme e rimasero insieme per 20 giorni.
Questa storia ci insegna che l’amicizia è bella e in una gara l’importante è partecipare.
Commento della dottoressa Monica Greco
Cara, dolce, Sofia, in questo scritto affronti due temi molto importanti nella vita: l’amicizia e la capacità di mettersi in gioco senza aspettative, ma per il semplice desiderio di divertirsi.
Il mese scorso, in Sicilia, c’era un bambino che faceva la terapia che ogni volta che mi vedeva diceva: “l’importante non è vincere: è partecipare”. Ed io ci riflettevo e percepivo l’importanza e la profondità di quelle parole.
Nella vita ho imparato che non occorre comportarsi come se le nostre azioni facessero parte di una gara, in cui qualcuno deve vincere. Scegliamo piuttosto di credere in ogni azione e di metterci cuore, passione ed entusiasmo. In tal modo siamo vincitori in partenza.
Per quanto riguarda l’amicizia… è uno dei doni più grandi e preziosi che la vita ci dona. Sta a noi vivercela fino in fondo. Io ho sofferto più per amicizia che per amore. Forse perchè quando mi affeziono a qualcuno per me diventa parte di me.
Oggi i miei amici sono pochi e preziosi e rendono la vita più bella. Sento sempre i nostri cuori connessi, al di là delle distanze temporali o spaziali. Grazie, Principessa.