È importante scegliere.
Una volta erano così poche le volte che potevo scegliere che rimanevo incerta, dovevo decidere se fare o trattenermi e questo mi creava molta confusione.
Naturalmente per gli altri semplicemente non sapevo scegliere.
E a me rimaneva la convinzione di sbagliare e di non essere capace.
Ho imparato a scegliere e quando posso lo faccio anche se a volte nei modi sono impulsiva.
Mi è rimasta la brutta sensazione di perdere il momento giusto.
L’autismo non permette di vivere, ti lascia solo vivere a ondate: ondate di consapevolezza, ondate di libertà, ondate in cui ci si sente completamente. Il resto sono buchi, occasioni perse, tempo riempito da stupide ossessioni.
È meraviglioso per me quando tutto si svolge in tutta tranquillità. Non c’è un attimo di indecisione da parte mia. Il mio fare è un modo gentile e ci sono i sorrisi degli altri.
Ma giorni fa ho avuto paura. Paura di non rivedere più mia mamma.
Anche se vivevo una paura incontrollabile io ho fatto la cosa giusta. Mi sono fatta capire, volevo rimanerle vicino e questo ho fatto. Come fa qualunque figlio.
E lei mi ha ringraziato moltissimo per questo.
Auguro a tutti per il nuovo anno di poter coltivare il dono di sapere e potere scegliere.
Riflessioni della dottoressa Monica Greco
Cara, dolce Lisa, hai un modo di scrivere che definirei SOAVE. Lo so che recentemente hai avuto paura di non rivedere più la mamma e proprio questa sera sto lavorando ed elaborando ogni modalità per aiutare la mamma a stare meglio e quindi anche tu starai meglio. Hai fatto la cosa giusta. Ti ho ammirato molto. Sei davvero una donna ormai e non la hai lasciata sola un attimo.
Il dono di sapere e poter scegliere rappresenta la massima espressione dell’autodeterminazione che permette di evolvere,
“L’autismo non permette di vivere, ti lascia solo vivere a ondate: ondate di consapevolezza, ondate di libertà, ondate in cui ci si sente completamente. Il resto sono buchi, occasioni perse, tempo riempito da stupide ossessioni.”. in due semplici frasi hai riassunto l’essenza di una delle situazioni più problematiche del neurosviluppo. La sfida più grande è che ogni ondata diventi una bassa marea di pace e serenità che permetta di vivere questa meravigliosa vita portando luce nel mondo, come voi riuscite a fare.