Ho fatto un esperimento con l’aiuto dei miei genitori. Forse può aiutare chi ha problemi come me con i cani.
Oggi durante la passeggiata lungo il fiume tutte le volte che non ho guardato i cani, i cani non mi hanno disturbato.
È difficile per me non guardarli, ma se non li guardo non vedono che ho paura
Quando diamo attenzione a qualcosa, a qualcuno, anche agli animali, da noi parte un flusso trasparente, che vuol dire che non si vede ma c’è. È il flusso di attenzione.
E’ una cosa che gli animali percepiscono molto più di noi, ma anche noi usiamo questa capacità.
Quando questo flusso di attenzione parte da noi e raggiunge un cane, il cane lo sente e a sua volta presta attenzione a noi.
Se poi questo flusso di attenzione è accompagnato dalla paura come nel mio caso il cane sente anche la paura e allora inizia ad attaccare o ad abbaiare.
Quando incrocio un cane devo guardare da un’altra parte.
Non devo dare il mio flusso di attenzione al cane.
Un cane sente con il mio guardare che ho paura.
È un esercizio molto difficile ma funziona.
La foto l’ho fatta io, e si vede come la mia attenzione va sempre ai cani se ne incrocio uno.
Riflessioni della dott.ssa Monica Greco
Ciao Lisa, ma che magnifico esperimento hai fatto!
È molto bello che i tuoi genitori ti abbiano aiutata a comprendere, come sollevarti da questa paura.
Lo sai anche io penso che esista un flusso di attenzione, come lo definisci tu, che mette in uno stato di connessione profonda tutti gli esseri viventi in vero.
Grazie ai tuoi spunti mi viene da pensare a tante metodologie per far sì che tu possa sempre meglio gestire la tua paura dei cani.
Sai i cani, come le persone, non sono tutti uguali. Non tutti si arrabbiano se sentono la tua paura. Per esempio il mio amato Zeus non si arrabbia mai. Ma se non conosciamo gli animali con cui veniamo a contatto, la prudenza è d’obbligo. Se ti senti più sicura, allora è attualmente il metodo più giusto per te.
Magari, per esercitarti con questo flusso di attenzione, potresti provare a connetterti, verso animali che ti danno tranquillità, e anche verso le piante. A me ascoltare gli uccellini cantare e osservarli sugli alberi infonde tanta tranquillità, specialmente nelle giornate di sole con il cielo azzurro. Mi piace anche guardare la pioggia che cade sulle foglie delle piante, trovo mi aiuti anche a riflettere e trovare le mie soluzioni.
Io penso che ricevendo quella pace da creature tranquille, potresti sviluppare sempre più sicurezza personale.
È ovvio che ci voglia del tempo, per osservare delle piante, che comunque sembra non reagiscano alla tua osservazione, ma se mentre le guardi provi a creare qualcosa che ti piace, come un disegno, come delle frasi, come dei lavoretti che ami fare nel tuo quotidiano, veramente potresti sentire grande sensazione di rilassamento. Una bimba meravigliosa che si chiama Aurora, per esempio, ha scritto che lei sente di connettersi con la vegetazione dei boschi.
Penso veramente che tu, con questo efficace esperimento abbia aperto un quadro di osservazione e valutazione veramente importante, soprattutto per me che mi occupo proprio del benessere di tutte le persone che mi chiedono sostegno. Ne farò tesoro.
La natura, con tutte le sue creature, grandi e piccole, è fonte di continua ispirazione.
Ti ringrazio dal profondo del mio cuore per avermi raccontato tutto il tuo vissuto, perché sempre più sono convinta che un giorno la tua paura per i cani sparirà. Ed io ne gioirò infinitamente.
Grazie per tutto ciò che sei, e per il sostegno della tua famiglia.
(Ps: La foto è scattata veramente molto bene, Brava)